Andrea Crespi spacchera’ la tua realta’

Andrea Crespi spacchera’ la tua realta’

A Woodoo e' una questione di cuore: anzi, di amore.

La riproduzione della camera da letto di un’adolescente che si trasforma in una galleria d’arte che diventa un’esperienza in realtà aumentata con opere guidate dal tema del Kamasutra: e questo è solo l’inizio. Ci sono talmente tanti elementi nell’installazione che Andrea Crespi presenterà al Woodoo di quest’anno da spaccarsi il cervello. All’insegna dell’edizione, l’opera si chiama Come As You Want.

«È un viaggio: sei ad un festival ma in realtà sei in una cameretta ma in realtà sei in una galleria d’arte». Ci piace molto questo suo modo di utilizzare la parola “realtà”. Perché cos’è la realtà, di fatto? È attorno a questo che dobbiamo ragionare per approcciarci al suo lavoro. 

Artista autodidatta, Andrea Crespi sviluppa la sua carriera dopo gli studi allo IED e dopo diversi anni di lavoro come Art Director. Nel tempo ha sintetizzato uno stile basato soprattutto sullo sviluppo di linee che creano illusioni ottiche, con un background che inizia dalla metodologia progettuale di Bruno Munari. Potete trovare tutte le informazioni qui!

Ha all’attivo collaborazioni con realtà come Bulgari, Etro e Vogue, i suoi lavori sono stati esposti fino a Los Angeles e attualmente sta allestendo una mostra in Cina.

La sua partecipazione a Woodoo però è una questione di cuore.

«Con i ragazzi di Woodoo ci si conosce da prima ancora che esistesse il festival – spiega – Li ho visti farsi le ossa e creare l’evento da zero. Ho partecipato a ogni edizione, sempre in maniera attiva, fin dal primo. Ricordo un anno in cui partecipai esponendo delle t-shirt. Sono sempre rimasti fedeli a sé stessi e nel tempo abbiamo collaborato per un sacco di altri progetti». L’ultima volta lo avevamo lasciato mentre dipingeva di fronte a tutti. «Nell’ultima edizione avevo partecipato con un live painting. Dipingevo per arrivare al completamento dell’opera direttamente di fronte al pubblico».

Il suo contributo quest’anno nasce nel periodo più recente. «Con l’esplosione del digitale è emerso il movimento della criptoarte, un’avanguardia che era già in fermento ed è arrivata alla sua massima propulsione. Io mi sono approcciato alla digital art e oggi mi definisco Phygital Artist: parto dall’arte digitale per arrivare al fisico. Lavorando in questa nuova avanguardia avevo avuto modo di sperimentare con delle opere d’arte digitali che diventavano poi NFT».

È nel solco di questa strada che i percorsi tra Andrea e Woodoo si sono nuovamente allineati.

«All’inizio dell’anno ho fatto una collezione di nome Genesis 69, una rivisitazione stilistica del tema del Kamasutra. Sono poi andato nella direzione di sperimentare con la realtà aumentata. Ritrovato Woodoo dopo i due anni di stop, ho scoperto che lo slogan era Vieni Come Vuoi ed è stato naturale riprendere quel tema all’insegna della fluidità e libertà. Avendo una collezione ho deciso di portare quell’esperienza nell’evento, contestualizzandola nel clima del festival. Volevo che fosse un’occasione per permettere alle persone di interagire con le nuove forme di espressione digitali e l’arte virtuale. L’installazione che porterò a Woodoo permetterà alle persone di fruire di una realtà virtuale attraverso l’utilizzo di visori appositi, con un allestimento molto evocativo, la riproduzione della camera da letto di un adolescente all’interno del bosco, che si trasformerà in una galleria d’arte in realtà aumentata. E non sarà tutto, scannerizzando una card che verrà regalata si potranno anche aprire altre opere in realtà aumentata».

A riprova della tridimensionalità del tema, non mancheranno anche alcune collaborazioni: «Volevo creare del valore che non fosse solo per me stesso, inserendo altre realtà per costruire nuovi sotto temi. Durex ci darà addirittura 3000 preservativi che distribuiremo ad accompagnare l’opera! È tutto contestualizzato. È un ecosistema che dialoga ed è coerente».

Un ecosistema che ha permesso ad Andrea di far evolvere ulteriormente la sua opera.

«Di fatto il Kamasutra tradizionale, il tema dal quale sono partito, ragiona in un sistema uomo/donna. A Woodoo ne ho portato una evoluzione, calata nei tempi di oggi. Il tutto permetterà di arrivare ad una opera esemplificativa, che non svelerò, che si connetterà al cuore emozionale con lo slogan di Woodoo. È l’amore che di base governa tutto». Ed è proprio il caso di prendere le parole alla lettera.

Visto che a Woodoo ogni cosa è una performance, lui stesso ci si butterà con la giusta dose di incoscienza, come in un tuffo da una scogliera: «Sarà una sorpresa anche per me».

Non so voi, ma dopo questa presentazione incredibile che Andrea ci ha fatto, io verrei a Woodoo anche solo per questo.

E se dopo il festival vorrete approfondire dal vivo il suo percorso artistico, è la vostra estate fortunata: fino a fine settembre i suoi lavori saranno esposti al MA*GA di Gallarate.

BRENNEKE

Quando suono mi chiamo Brenneke, 
quando scrivo mi chiamo anche Edoardo. 
Una volta ho visto un dirigibile.
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